CONTO CORRENTE CONDOMINIALE: QUANDO PUÒ PRELEVARE L’AMMINISTRATORE?

Prelievo

Il ruolo cruciale per garantire una gestione efficiente e conforme alle normative vigenti all’interno della comunità condominiale è quello dell’amministratore di condominio. Questa figura agisce come mediatore tra le esigenze dell’edificio e i singoli proprietari, assumendosi la responsabilità di gestire in modo appropriato le risorse finanziarie, soprattutto attraverso il conto corrente condominiale.

L’amministratore condominiale, scelto dall’assemblea dei condomini, ha il compito di amministrare le risorse finanziarie per preservare e aumentare il valore del patrimonio comune. Questo incarico comporta varie responsabilità, che includono la riscossione delle quote condominiali e l’organizzazione delle attività di manutenzione.

Come viene gestito il conto corrente condominiale?

Il conto corrente condominiale può essere gestito e usato esclusivamente dall’amministratore di condominio per il beneficio dell’intera comunità, come stabilito dalla legge.

È fondamentale che questa gestione avvenga in modo trasparente, consentendo a ogni condomino di accedere ai documenti finanziari per verificare la correttezza delle operazioni.

L’amministratore ha il potere di prelevare fondi per coprire le spese ordinarie e straordinarie necessarie, come quelle per l’energia elettrica o la manutenzione, senza richiedere l’approvazione dell’assemblea per ogni singola operazione.

 

Quando è richiesta l’autorizzazione assembleare?

Per spese straordinarie di grande entità o al di fuori della gestione ordinaria, è richiesta l’autorizzazione dell’assemblea. Questo garantisce una gestione democratica delle risorse e impedisce decisioni unilateralmente prese dall’amministratore.

Tuttavia l’amministratore deve operare entro i limiti del mandato conferitogli dall’assemblea, documentando accuratamente ogni operazione finanziaria e garantendo trasparenza. In caso di utilizzo improprio dei fondi, può essere accusato di appropriazione indebita, anche se i fondi vengono restituiti successivamente o se ci sono errori nella gestione dei conti.

In conclusione, l’amministratore di condominio ha il potere di prelevare fondi dal conto corrente condominiale per le necessità gestionali, ma deve farlo nel rispetto delle direttive assembleari e dei principi di responsabilità e trasparenza. Una gestione oculata contribuisce al benessere della comunità condominiale, promuovendo un ambiente di convivenza armonioso.