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Brescia, 2.500 case riscaldate con i fumi dell’acciaieria

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Il calore dell’acciaieria recuperato per produrre energia elettrica e calore.

Il calore dell’acciaieria recuperato per produrre energia elettrica e calore per la città di Brescia.

Si tratta del sistema iRecovery presentato nei giorni scorsi e nato dalla collaborazione tra l’acciaieria Ori Martin, Tenova, impiantista tecnologo, Turboden, produttore di turbogeneratori, e A2A, fornitrice di servizi e di energia per la città.

Nella produzione dell’acciaio viene dispersa un’enorme quantità di calore. Il sistema iRecovery convoglia questo calore in un impianto in grado di recuperarlo generando vapore, il quale viene prima immagazzinato e successivamente trasformato in energia elettrica, attraverso una turbina a ciclo organico, e in energia termica, che alimenta la rete di teleriscaldamento di Brescia. Il tutto con un ciclo chiuso che non spreca neppure una goccia d’acqua.
In questo modo, il sistema ogni anno scalda 2.500 famiglie in inverno e in estate produce energia elettrica pulita equivalente al fabbisogno di 700 famiglie, nel rispetto totale dell’ambiente, garantendo una riduzione nell’emissione di CO2 di 10.000 tonnellate. 50 gigawatt/ora termici all’anno saranno forniti dalla fabbrica alla città grazie anche al progetto Pitagoras della Comunità Europea. Per il progetto sono stati investiti 12 milioni di euro, di cui 2,5 milioni finanziati dall’Unione europea.

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