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Almeno 30 morti e 30.000 sfollati nelle inondazioni di Capodanno a Jakarta

jakarta

Colpa di piogge monsoniche anomale e delle alte temperature dell’Oceano Indiano.

Ieri il governo indonesiano aveva portato a 30 le vittime delle inondazioni nell’area metropolitana di Greater Jakarta – 30 milioni di abitanti – con gran parte dei morti nella capitale Jakarta e il resto a Tangerang, Bekasi e Bogor a causa di ipotermia, elettrocuzione, frane e crolli di case provocati dalle fortissime piogge che hanno colpito l’Indonesia occidentale all’arrivo del nuovo anno e che, secondo la Meteorology, Climatology and Geophysics Agency (BMKG) continueranno almeno fino a domani, ma dopo una breve pausa continueranno a colpire l’Indonesia probabilmente fino a metà febbraio. Il governatore di Jakarta, Anies Baswedan, ha annunciato l’evacuazione di almeno 30.000 persone. In termini di vittime, si tratta delle peggiori inondazioni dal 2013, quando morirono 47 persone.

Ma dal punto di vista meteorologico sono le peggiori inondazioni dell’ultimo decennio. Il 31 dicembre sulle colline di West Java sono stati registrati 370 millimetri di pioggia, poi si sono toccate punte di 377 mm., e i fiumi Ciliwung e Cisadane hanno rotto gli argini. Le piogge monsoniche anomale e l’esondazione di fiumi hanno allagato almeno 183 quartieri dell’area metropolitana di Jakarta e provocato slavine di fango nei distretti di Bogor e Depok.

Nel frattempo, a Taman Mini Indonesia Indah e a East Jakarta e Jatiasih a Bekasi sono state registrate precipitazioni rispettivamente di 335 e 259 mm al giorno. Sono la quantità di pioggia più alta mai riscontrata a nella Greater Jakarta dal 2007, quando l’intensità delle precipitazioni raggiunse i 340 mm al giorno.

In una nota la BMKG spiega che «La pioggia che cade dalla vigilia di Capodanno nella parte occidentale e settentrionale di Java è particolarmente estrema e ha innescato alluvioni a Greater Jakarta e Cikampek, a West Jiava. Questa pioggia non è una pioggia normale. L’intensità delle precipitazioni quasi da record è dovuta a diversi fattori, tra cui il verificarsi di un monsone».  Come spiega il Met Office britannico, «Un clima monsonico è caratterizzato da un drammatico cambiamento stagionale nella direzione dei venti dominanti di una regione che porta un marcato cambiamento nelle precipitazioni».

E’ quel che è successo il 31 dicembre a Java secondo il capo del BMKG Fachri Radjab: «Il vento che arriva da nord-est nell’isola di Java ha incontrato un altro vento che soffia da sud dell’isola. Un simile scontro ha portato alla massiccia formazione di nuvole nel cielo sopra l’isola di Java. Le condizioni meteorologiche sono state aggravate da un’elevata quantità di vapore acqueo causata dalle alte temperature dell’Oceano Indiano, in particolare nelle aree a sud dell’isola di Java. Il vapore acqueo ha successivamente influenzato le formazioni nuvolose su Java».

Insomma, sembra proprio che il riscaldamento globale abbia voluto avvertirci drammaticamente che no fa festa nemmeno per capodanno.

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