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Affitti: canone concordato è il più diffuso in Italia

solareTermico04072012

Verona è la città italiana dove è più diffuso il ricorso al canone concordato, con il 99% degli affitti. Seguono Grosseto (96%) e Forlì (93%). Secondo un’analisi di Solo Affitti, al 30 aprile 2017 il canone concordato, è stato il più utilizzato tra nuovi i contratti d’affitto stipulati nel nostro Paese con una percentuale del 53,9%, in lieve crescita rispetto allo stesso periodo del 2016 (53,4%).

Silvia Spronelli, presidente di Solo Affitti: “Le novità introdotte dal Governo in tema di canone concordato permettendo la stipula del contratto 3+2 in tutti i comuni e non solo in quelli ad ‘alta tensione abitativa’, determineranno un’ulteriore accelerazione del suo utilizzo. Con il canone concordato locatari e locatori usufruiscono di grossi vantaggi. I primi pagano un affitto inferiore a quello di mercato e usufruiscono di detrazioni fiscali ai fini Irpef nel caso in cui l’immobile diventi residenza principale. I proprietari beneficiano di agevolazioni fiscali utilizzando la cedolare secca al 10% anziché quella al 21% prevista per i canoni liberi”.

Il canone concordato è molto apprezzato soprattutto nel Centro e Nord Italia. Subito dopo Verona, Grosseto e Forlì, le città dove il contratto 3+2 è largamente utilizzato sono Asti e Arezzo, con una percentuale del 90% ciascuna, e Latina (89%). A seguire nella classifica elaborata da Solo Affitti, troviamo altre 3 città del Centro Italia: Latina, Livorno e Perugia, tutte con una percentuale dell’88%.

Secondo le rilevazioni di Solo Affitti, l’applicazione del canone concordato è molto diffusa a Bolzano (88%), Frosinone (85%) e Gorizia (80%). Per trovare le prime città dell’Italia meridionale o insulare dobbiamo spostarci a Sassari, dove quasi 2 nuovi contratti di locazione su 3 (60%) sono a canone concordato. Seguono Palermo e Oristano, dove l’utilizzo di questo contratto è superiore alla metà dei casi (55%).

La diffusione del contratto 3+2 è sotto la soglia del 50% a Barletta (41%) e Cagliari (40%), mentre in poco più di un caso su 3 (35%) è utilizzato a Catanzaro e Bari. Solo Affitti rileva che nonostante il recente rinnovo degli accordi territoriali, questo tipo di contratto stenta a decollare a Napoli (28%) e Milano (15%), forse anche perché i canoni concordati su alcune aree si discostano troppo dai prezzi di mercato.

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