Cerca nel Sito

Quando single è meglio

Un pc a 25 dollari: è un single board computer che punta a bissare il successo del Raspberry Pi (macchine con una sola scheda elettronica da collegare a un monitor) - il NanoPi NEO Plus2, prodotto da FriendlyARM, è progettato per droni e altri dispositivi intelligenti.

pc25s_lgx

Negli ultimi mesi si è molto parlato dei single-board computer, soprattutto in seguito alla notizia che il Raspberry Pi, l’antesignano del genere, aveva raggiunto i 12,5 milioni di esemplari nel mondo diventando così – stando ai dati diffusi dalla rivista ufficiale MagPi – il terzo computer più venduto dopo PC e Mac.

Ma che cosa sono i single-board computer?

Fondamentalmente, si tratta di macchine costituite da una sola scheda elettronica, grande pochi centimetri (il Raspberry ha le dimensioni del palmo di una mano), che può diventare un vero e proprio mini-computer collegandolo a un monitor e caricando il sistema operativo sulla scheda SD. Così, il single-board può diventare un cabinato per i videogame, un telefono cellulare, una centralina elettrica casalinga e avere tantissimi altri utilizzi che hanno attirato l’attenzione di milioni di appassionati di informatica fai-da-te in tutto il mondo. Il successo del Raspberry Pi (che costa appena 35 dollari) ha dato vita a un lungo elenco di computer supercompatti dal costo di poche decine di dollari. L’ultimo arrivato è il NanoPi Neo Plus 2, che potrebbe dimostrarsi un serio concorrente: stando alla caratteristiche, offre infatti le stesse performance ma con dimensioni ulteriormente ridotte (40 x 52 millimetri, la metà del Raspberry) e con un prezzo ancora più basso, soltanto 25 dollari. La dotazione del NanoPi è costituita da un processore quad-core, con 1 GB di RAM e 8 GB di memoria. La connettività è offerta in modalità ethernet, wi-fi e bluetooth ed è disponibile anche un supporto USB (con ben quattro porte). Per quanto invece riguarda il software, il nuovo NanoPi utilizza Ubuntu Core 16.

Ed è proprio sotto questo aspetto che risiede la più importante differenza con il Raspberry Pi, che non solo può far girare molteplici sistemi operativi di Linux, ma è anche dotato di un sistema di default, il Raspbian, che sta diventando sempre più facile da usare e si può sfruttare per programmare software, navigare sul web e utilizzare strumenti di lavoro simili a Office. Ubuntu Core, come scrive Tech Republic, è invece “un sistema operativo minimale, che solitamente richiede agli utenti di connettersi al dispositivo da remoto, sfruttando un’altra macchina attraverso la riga di comando”. Il Raspberry, insomma, è una macchina che può funzionare come un vero e proprio PC (seppur limitato). Le applicazioni del NanoPi, invece, sono ben diverse: stando a quanto segnala la stessa FriendlyARM, le dimensioni ridotte e l’alta velocità di connessione che caratterizza il loro ultimo prodotto lo rendono la macchina perfetta per alcune applicazioni IOT. Il NanoPi, insomma, non è progettato per connettere dei monitor e usarlo come console per i videogiochi o come computer (e infatti è privo di una porta HDMI), ma piuttosto per veicoli autonomi, droni e altri dispositivi intelligenti

Link all’art.