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L’opera incompiuta di Roma sono le case popolari: ecco l’elenco del Governo „L’opera incompiuta di Roma sono le case popolari: ecco l’elenco del Governo

case popolariNell’elenco dei progetti non terminati ci sono soprattutto interventi dell’Ater: nuovi alloggi e abbattimento delle barriere architettoniche. Buone notizie però per il 2015: sbloccati circa 40 milioni di euro. Tra le opere da finanziare anche le ‘incompiute’“
Dalla ristrutturazione di un asilo in via Nuvolari a quella di piazza Lorenzo Lotto, passando per il risanamento del Fosso della Patatona al confine tra Roma e Ciampino e dalla ristrutturazione di un presidio Asl in via Catacombe di Generosa. Ma nell’elenco romano dei progetti iscritti all’anagrafe delle Opere Incompiute elaborata dal Governo ci sono soprattutto le case popolari. Non mancano edifici di nuova realizzazione, tanto preziosi per una città in perenne emergenza e con liste d’attesa lunghe dieci anni. Da Garbatella a San Basilio passando per Montesacro, Pietralata e Tor Marancia sono però decine i palazzi che necessiterebbero di lavori di ristrutturazione volti all’abbattimento delle barriere architettoniche finanziati e ma mai portati a termine. In particolare gli ascensori. Con buona pace di quanti, con problemi fisici e di deambulazione, abitano ai piani alti.“
IL QUADROA vincere la classifica delle incompiute è proprio il Lazio con ben 82 opere pubbliche non terminate. Anche se l’elenco è incompleto. E all’appello manca un’opera simbolo delle (grandi) opere incompiute nel nostro paese: la Città dello Sport di Calatrava eletta anche come sede per il convegno istituzionale dal titolo ‘Grandi opere: quale futuro?’ che si è tenuto il 13 gennaio scorso. Per terminare le ‘Vele’ di Calatrava mancano all’appello altri 400 milioni di euro. Dato che altererà di molto l’altro lato della classifica: quella degli importi, dove primeggia il Veneto, facendo schizzare il Lazio con oltre 470 milioni di euro.

CASE POPOLARI OPERA INCOMPIUTATra le opere incompiute nell’elenco regionale e, in particolare a Roma, rientrano tre interventi che fanno capo all’Ater, l’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica del Comune di Roma. Quasi terminato, ma non del tutto (manca un 10%), un recupero edilizio e ristrutturazione di due fabbricati per ottenere 80 alloggi in zona Pietralata, in via Tagliacozzo. Altri 80 appartamenti, con tanto di attività commerciali connesse, erano invece state finanziate a Cesano, nel piano di zona B20, per un totale di poco meno di 10 milioni e 489 mila euro. In questo caso però i lavori sono stati eseguiti solo in minima parte, il 7,84% e per terminarli servono altri 5 milioni e 79 mila euro. I cantieri invece a Tor Vergata non sono mai partiti. Nel piano di zona D qui per il completamento di un edificio di edilizia residenziale pubblica per un totale di 42 alloggi erano stati finanziati 21 milioni e 485 mila euro. All’appello mancano 3 milioni e 289 mila euro.

BARRIERE ARCHITETTONICHENumerosi invece gli edifici dove l’abbattimento delle barriere architettoniche, per lo più ascensori, è rimasto incompiuto. Solo per citare alcuni esempi, nell’elenco sono inseriti 31 edifici tra Pietralata Vecchia, Tiburtino e San Lorenzo dove le opere, dal costo di 3 milioni 225 mila euro sono state realizzate al 40%; 22 palazzi invece sono stati adeguati solo al 29% tra Tor Marancia, Borgo del Trullo, Acilia, Ostia Antica, Laurentino, Spinaceto, Ostia Lido per un costo di 2 milioni 221 mila euro. Lavori fermi al 21% anche a Pietralata  (1 milione e 600 mila euro circa); al 13% per 26 edifici a San Saba, Garbatella, Settechiese, Testaccio e Ostiense (2 milioni e 442 mila euro); 10% per 30 palazzine tra San Basilio, Tor De Cenci, Quarticciolo 30 edifici (2 milioni 719 mila euro) e infine lavori fermi al 4.24% per 22 immobili a Valmelaina, Montesacro (2 milioni 41 mila euro). Perché però opere così importanti, come l’abbattimento delle barriere architettoniche, non sono mai state terminate? Secondo quanto ci hanno potuto spiegare realtà vicine all’inquilinato questi lavori, avviati con una delibera del 2006, la 843, che ha messo in campo un finanziamento per il Lazio, si sono fermati per diversi motivi. L’esempio più frequente riguarda gli ascensori da installare in quei palazzi dove vivono inquilini disabili. In alcuni casi, visto il lunghissimo iter di selezione delle richieste, progettazione e ammodernamento, le condizioni possono essere cambiate nel tempo. Per esempio per il trasferimento del disabile. Fatto che blocca i lavori in quanto finanziati con fondi specifici. Nei casi di palazzi molto vecchi e sottoposti a tutela come Garbatella o San Saba, sono arrivate autorizzazioni negative.

VIA LIBERA AI LAVORIQualcosa però negli ultimi giorni si sta muovendo. Il 30 dicembre del 2014, con delibera 939 alcuni di questi progetti sono partiti. Tor Vergata è stata rifinanziata per un totale di 5 milioni e 700 mila euro. Cesano per un finanziamento totale di poco più di 8 milioni e 600 mila euro. Qui gli edifici indicati sono 110 mentre nell’elenco delle opere incompiute nelle mani del governo erano 80. In campo anche i soldi per terminare l’intervento di via Tagliacozzo, 10 case in tutto, per 861.217 euro. A questo si aggiungono 12 appartamenti a Torrevecchia e 8 a Primavalle.

BILANCIO 2015Diverse novità sono state inserite anche nel bilancio 2015 dell’ente con un “positivo andamento economico” scrive l’Ater in una nota. “Il documento di Budget 2015 prevede investimenti complessivi per 54,9 milioni di euro, di cui 39,9 (20 milioni circa su fondi aziendali e 19 milioni circa da finanziamenti regionali) per lavori di manutenzione straordinaria su alloggi, ascensori, impianti e per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Per lavori di completamento di opere incompiute e nuove costruzioni sono stanziati 9.2 milioni”. Ecco gli interventi indicati da Ater: Cesano – avvio completamento fabbricato (110 alloggi); Corviale Contratto di Quartiere II – avvio ristrutturazione e cambio d’uso locali non residenziali 3°, 4° e 5° piano (103 alloggi); Primavalle Contratto di Quartiere II – completamento ricostruzione edificio via Bembo (12 alloggi); Primavalle – recupero piani pilotis di fabbricati esistenti, via Ascalesi (8 alloggi); Quarticciolo – avvio ristrutturazione Lotto VII fabbricati 10 e 11,via Ugento (24 alloggi); Tiburtino – avvio recupero edilizio di due edifici, via Tagliacozzo (10 alloggi); Tor Vergata – avvio completamento fabbricato E (42 alloggi); Torrevecchia Contratto di Quartiere II – demolizione e ricostruzione edificio via Gasparri (12 alloggi).

DISMISSIONIContinua la nota: “Per il 2015, inoltre, è previsto un piano di dismissioni di 503 alloggi che, assommati a locali commerciali e terreni, porterà nelle casse Ater circa 26 milioni di euro”. Continua la nota: “I dati che emergono dal budget preventivo 2015 e, in particolare, il pareggio di bilancio e dei flussi di cassa imposte incluse confermano i risultati positivi già ottenuti lo scorso anno e l’azione di risanamento ed efficientamento dell’Azienda” dichiarano Daniel Modigliani, Commissario straordinario e Claudio Rosi, Direttore generale di Ater Roma. “Il nostro obiettivo è il consolidamento in attivo del bilancio consuntivo e, allo stesso tempo, l’utilizzo di tutte le risorse disponibili per le manutenzioni e i nuovi cantieri, un’inversione di tendenza davvero storica per l’Azienda. Tuttavia, non possiamo non evidenziare, ancora una volta quanto sia necessaria una revisione della fiscalità sull’edilizia residenziale pubblica: basti pensare che, solo per il 2015, Ater affronta un carico fiscale di 28,5 milioni, risorse che potrebbero essere utilizzate per migliorare lo stato degli alloggi e realizzarne di nuovi”.

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