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Energia elettrica: nel 2015 +9% la produzione da fossili, -10% da rinnovabili

il_tarnt_lgAssoelettrica: il calo della produzione da fonti rinnovabili è collegato a fenomeni naturali e all’indebolimento delle politiche di incentivazione.

Nel 2015, segnala l’ufficio studi di Assoelettrica nella newsletter “I principali dati congiunturali del settore elettrico italiano” (IN ALLEGATO), c’è stata una crescita della produzione e dei consumi rispettivamente dello 0,6% e dell’1,5%, dopo ben tre anni consecutivi di segno negativo (dal 2012 al 2014). Tale inversione di tendenza è stata favorita anche dall’eccezionale ondata di caldo che si è verificata nel mese di luglio 2015.

La crescita dei consumi è stata soddisfatta solo in parte dalla produzione nazionale. Il che si riflette nel bilancio elettrico in un aumento del saldo estero.

FONTI FOSSILI. Dal confronto per comparti emerge che la produzione da fonti fossili ha sostenuto la crescita della produzione complessiva, trainata soprattutto dall’incremento della produzione da gas naturale.

CALO DELLA PRODUZIONE DA RINNOVABILI. Nel 2015, infatti, la produzione da fonti fossili ha segnato un aumento del 9% (interrompendo il trend ribassista in atto dal 2011), mentre quella da fonti rinnovabili una flessione del 10% (interrompendo il trend rialzista in atto dal 2008).

Il calo della produzione da fonti rinnovabili è collegato a fenomeni naturali (come dimostra l’ampia riduzione della produzione idroelettrica) e all’indebolimento delle politiche di incentivazione alle FER: nel 2015 gli oneri derivanti da tali incentivi si sono attestati a 11,8 miliardi di euro, in diminuzione di 0,9 miliardi rispetto al 2014 e in controtendenza rispetto agli incrementi che si sono susseguiti negli anni passati.

PREZZI. Sul piano della performance, nel 2015 il prezzo medio fissato sulla borsa elettrica è lievemente aumentato a 54,0 €/MWh, rispetto ai 53,8 €/MWh del 2014, anche a causa della forte domanda di energia elettrica del mese di luglio, ma comunque attestandosi su livelli decisamente più bassi rispetto a quelli del 2013 (65 €/MWh) e del 2012 (78 €/MWh).

Tale variazione non ha impattato sui prezzi finali dell’energia elettrica per il consumatore domestico per l’intero 2015, che in media sono diminuiti a 186,8 €/MWh, rispetto ai 191,1 €/MWh del 2014, risentendo della riduzione della componente “costo dell’Energia” che ha compensato la crescita degli “Oneri di sistema”.

EMISSIONI. L’aumento della produzione da fonti fossili ha determinato un incremento delle emissioni climalteranti complessive.

MAGGIOR UTILIZZO DELL’ENERGIA ELETTRICA NEI CONSUMI FINALI. Infine, Assoelettrica segnala che nel 2015, rispetto al 2014, si è verificato un aumento della penetrazione elettrica, ad attestare un maggior utilizzo dell’energia elettrica nei consumi finali. In crescita anche il consumo di energia elettrica impiegato per unità di PIL ed il consumo di energia primaria impiegato per unità di PIL.

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