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Casa, il Comune vende e riacquista alloggi popolari: in arrivo 250 nuovi immobili

Casa, il Comune vende e riacquista alloggi popolari: in arrivo 250 nuovi immobili

Di oggi la presentazione, alla presenza del sindaco, di un pacchetto di interventi su politiche abitative e patrimonio, alcuni già in corso altri da avviare. Cattoi: “Inversione di tendenza molto forte di questa giunta”

Casa, il Comune vende e riacquista alloggi popolari: in arrivo 250 nuovi immobili

Il buono casa esteso a sfrattati, sgomberati e alluvionati, residence dai costi stellari superati e sostituiti da un piano operativo triennale per l’assistenza alloggiativa. E poi un’operazione di vendita  degli alloggio Erp con riacquisto di altre abitazioni popolari per cominciare le assegnazioni agli aventi diritto.

Gli assessori al Sociale e al Patrimonio, Francesca Danese e Alessandra Cattoi, fanno il punto sulle politiche abitative messe in atto dal governo Marino, e legate in larga misura a una nuova gestione del patrimonio immobiliare comunale. Di oggi la presentazione, alla presenza del sindaco, di un pacchetto di interventi, alcuni già in corso altri da avviare.

RESIDENCE - L’imperativo è chiaro a tutti: ridurre i costi e allargare l’assistenza a un bacino sempre maggiore di cittadini in difficoltà. Si parte dai residence per l’emergenza abitativa, i cosiddetti CAAT (Centri di Assistenza Alloggiativa Temporanea) che negli anni hanno letteralmente prosciugato le casse capitoline. Due sono già stati chiusi, a Pietralata in via Ennio Porrino e in via di Villabassa, e circa 70 famiglie sono state già riallocate, con  un risparmio prodotto su base annua che si aggira intorno ai 3 milioni di euro.

Bene, “la chiusura proseguirà a ritmi serrati” assicura Danese, in attesa del piano operativo per l’assistenza alloggiativa temporanea, di durata triennale (2015-2017) che andrà a sostituirli. Prevede una gara pubblica europea per l’aggiudicazione di servizi (SAAT) rivolti a 1000 nuclei familiari dei residence che chiuderanno e l’utilizzo dei CAAT in scadenza nel 2018.

Sempre legato alla chiusura dei residence abbiamo il buono casa per i nuclei familiari interessati, quelli che possono permettersi in maniera autonoma di pagare le utenze. Inizialmente pensato esclusivamente per le duemila famiglia che usciranno dai residence, verrà estesa ad ulteriori 1800 con redditi inferiori a 18.000 euro l’anno, che hanno presentato domanda di assistenza alloggiativa entro il 23 giugno, data di pubblicazione della delibera. I costi del nuovo piano? I servizi a regime costeranno circa 27,72 milioni di euro, per un risparmio calcolato di circa 13 milioni rispetto alle annualità 2013-14.

VENDITA E ACQUISTO DI CASE POPOLARI  - Alla chiusura dei residence si affiancherà un’operazione di vendita e e riacquisto di alloggi Erp (Edilizia Residenziale Pubblica). Nei prossimi giorni la pubblicazione di un avviso pubblico “per la manifestazione di interesse per l’acquisizione di alloggi popolari”.

In sostanza, con i proventi della vendita di circa 900 alloggi, il Campidoglio punta all’acquisto dal mercato immobiliare privato di circa 250 immobili da destinare all’edilizia residenziale pubblica. Case già costruite che dovranno trovarsi all’interno del territorio comunale, di recente realizzazione o ristrutturazione. Con completa dotazione di attrezzature e servizi, che saranno destinate alle persone in lista per l’ottenimento di una casa popolare.

Ecco qualche numero fornito dall’assessore al Patrimonio, Alessandra Cattoi: “Nel 2014 sono già state vendute 382 case e nel 2015 tra il già ceduto e il previsto si conta di arrivare ad aggiungerne altre 500 per un totale in due anni di 900 alloggi”. Vendita a cui corrisponderà un totale di acquisti tra i 200 e i 250 immobili. Un’inversione di tendenza “molto forte”, come definita dall’assessore, perché “da tanto tempo il Campidoglio non acquistava una casa popolare”.

Quanti alloggi e a chi? “La pubblicazione della graduatoria bando Erp 2012 (che sta per essere aggiornata con le domande pervenute nel 2013) e il recupero di case occupate senza titolo ci consentono di assegnare una media di 40 alloggi al mese” spiega l’assessore Danese. “E’ stato poi possibile finalmente – prosegue – assegnare le case anche di grande metratura ai nuclei familiari. Ed è ripresa l’assegnazione degli alloggi riservati agli over 65 e ai portatori di handicap”.

SVINCOLO DEI FONDI EX GESCAL - Sul fronte acquisti anche Ater ci metterà del suo tramite un nuovo accordo con Regione e Comune sull’utilizzo dei fondi ex Gescal, in giacenza da oltre vent’anni. I primi 50 milioni di euro sbloccati verranno utilizzati da Ater per comprare nuovi alloggi. La manifestazione di interesse è disponibile da due settimane sul sito del dipartimento.

Casa, il Comune vende e riacquista alloggi popolari: in arrivo 250 nuovi immobili
LOTTA AGLI ABUSIVI - In parallelo a chiusura, risparmi, vendita e acquisti, proseguirà l’azione del nucleo di Polizia Municipale volta a stanare gli occupanti abusivi. Gli agenti hanno già individuato una lista di 743 utilizzatori di case pubbliche che non possiedono i titoli per abitarle, due terzi del totale. “A volte gli accertamenti hanno fatto emergere anche dei casi eclatanti di vendita abusiva di case pubbliche o di carte falsificate ad arte – ha concluso Danese – i vigili hanno trovato annunci pubblicati su internet per cessioni di casa comunale causa trasferimento”. 

link all’art.

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