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Casa, ci hanno rubato 20 miliardi

Proprietari come Bancomat. In tre anni imposte triplicate. La proposta del Cav: Compravendite esentasse per 6 mesi.

Un furto legalizzato di 20 miliardi di euro. Tanti ne sono usciti dalle tasche degli italiani dal 2011 a oggi per pagare le imposte sul bene più amato dai cittadini. A rifare i conti, salati, che sono stati richiesti sul mattone dai governi successivi a quello di Berlusconi (che aveva esentato dall’Imu la prima casa) è stata ieri Forza Italia che ha celebrato il «no tax day» per protestare contro l’eccessiva imposizione fiscale sulle abitazioni e per chiedere il ritorno alla prima formulazione dell’Imu, la cancellazione dei tre anni di patrimoniale sulle famiglie e il contestuale rilancio dell’edilizia.

 TUTTETASSE

IL GETTITO IN AUMENTO

Il peso del fisco sulla case ha subìto un’accelerazione esponenziale dal 2011. Mentre con il governo di Berlusconi l’applicazione dell’Imu con lo sconto per la prima casa è costata complessivamente 11 miliardi di euro, i governi successivi quelli di Monti, Letta e Renzi hanno utilizzato gli immobili come un bancomat. Solo Monti nel 2012 raccolse ben 24 miliardi di euro per rispondere alle richieste di Bruxelles. Ma i suoi eredi a Palazzo Chigi hanno alzato l’asticela dell’incasso vicino ai 30 miliardi di euro. Un aumento secco di oltre 20 miliardi di euro che Forza Italia, nelle sue intenzioni, vuole restituire nel 2015 ai legittimi proprietari.

FISCO POCO CIVILE

FISCOIMMOBILIPer i promotori del «no tax day» la rapina sugli immobili è causato da un fisco che non rispetta i contribuenti. Nei Paesi nei quali l’erario è considerato civile, infatti, «tassare la casa come avviene in Italia non sarebbe possibile perché la Costituzione lo impedisce» spiegano. Non solo. Secondo gli organizzatori della manifestazione «l’imposta sul patrimonio può aggiungersi alle normali imposte sui redditi solo nella misura in cui il contribuente disponga ancora, dopo il pagamento delle tasse, di un’altra parte del reddito». Dunque stop a balzelli che prosciugano i flussi finanziari dei contribuenti che hanno la iattura di avere la proprietà di un immobile. Anche perché troppe inooste, secondo gli studi di Confedilizia, hanno deprezzato il valore dello stock immobiliare. Nel 2012, secondo l’associazione guidata da Corrado Sforza Fogliani, per raccogliere 24 miliardi è stata causata una perdita di valore sul patrimonio immobiliare compresa tra mille e 2mila miliardi di euro.

TUTTI GLI IMMOBILI SPREMUTI

Nessun cespite immobiliare è sfuggito alla rapacità del fisco italiano. Per la case in affitto, secondo i calcoli del Sole24Ore, la tassazione è cresciuta dal 2011 del 54,5%. Da un’aliquota media del 6,76 per mille si è passati nel 2014 al 10,4 per mille. Stessa dinamica per i capannoni (+53%) con un’aliquota media passata dal 6,76 al 10,34 per mille. Aunenti anche per i negozi con il prelievo passato dal 6,76 al 10,38 per mille nel 2014. Il mattone insomma è diventato uno dei peggiori investimenti per chi ha liquidità in portafoglio. «La casa, da simbolo di sicurezza è diventato un incubo da cui fuggire» chiosano gli esponenti di Forza Italia.

LA PROPOSTA SHOCK DI SILVIO

Nessuna imposta sulla compravendita di immobile per 6 mesi. Questa la proposta di Forza Italia e Silvio Berlusconi per rilanciare il settore dell’edilizia. Ad anticiparla è stato lo stesso Berlusconi ieri dal palco di piazza San Fedele a Milano. Ecco «la proposta shock – ha detto -. Per sei mesi prevedere compravendita delle case senza pagare alcuna imposta allo Stato». «C’è bisogno di uno shock per rilanciare un settore», ha poi spiegato. Berlusconi ha anche ribadito che Fi è contro la tassazione sulle prime case e ha poi proposto una «flat tax», che presenterà i prossimi giorni, cioè, «un’unica tassa del 20 per cento sul reddito».

Filippo Caleri

http://www.iltempo.it/economia/2014/11/30/casa-ci-hanno-rubato-20-miliardi-1.1351533

 

 

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